I LAVORATORI DIMENTICATI NEL GIORNO DELLA FESTA DEI LAVORATORI

di Eugenio Verdini
I lavoratori dimenticati nel giorno della festa dei lavoratori. Paradosso tutto italiano, oppure solo la conseguenza inevitabile di un sistema che guarda solo a chi il posto ce l’ha garantito o al più gira per le strade (poco in questo periodo) con la tessera di un sindacato (purché sia della triplice). Solo celebrazioni per questi, ma non una parola per milioni di individui, spesso padri e mariti, che ogni giorno escono di casa per recuperare un incarico, una giornata di lavoro, anche mezza giornata di occupazione. Non sono partite IVA, non sono dipendenti con accesso al beneficio del telelavoro, non sono commercianti in difficoltà (categoria penalizzata dalle scelte di governo, tranne poi vedere che tutti si stracciano le vesti al loro capezzale). Sono lavoratori che sbarcano il lunario giorno dopo giorno, senza un’occupazione stabile, praticamente a disposizione di chi ne avesse bisogno. Una categoria che facciamo finta di non conoscere, forse solo per lavarcene le mani. Basti considerare i tanti, tantissimi lavoratori edili, ogni mattina in cerca della “giornata”, ovviamente non in tempo di COVID-19, perché la ricerca sarebbe impossibile. E’ un esercito di invisibili, manutentori ed operai “fai da te”, commessi e commesse, lavoratori alla giornata in agricoltura, senza tutela e senza casse mediatiche, perché non canalizzati nel tesseramento sindacale, né appartenenti alle grandi famiglie del lavoro “che conta”, quello che “fa notizia e porta voti”. Sono tantissimi, ma puntualmente dimenticati anche quando ci sarebbe la possibilità di sostenere chi sta peggio, come nel caso degli 80 euro renziani concessi solo a chi già aveva ed ha uno stipendio fisso e sicuro. E’ la fotografia del nostro Paese, sempre pronto ad accorrere in soccorso di chi fa notizia, mai di chi ne ha realmente bisogno. E siccome in questi ultimi mesi, a causa dell’emergenza sanitaria, non solo il lavoro per gli invisibili, ma anche quello per chi fino a poche settimane fa aveva tranquillità quotidiana sta scomparendo, la polveriera rischia di esplodere.

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