di Paolo Vocca
Sono meridionale perché nato e residente nel meridione. Ma non mi sento inferiore, né coglione. Ho vissuto e lavoro spesso in Lombardia, e la sento anch'essa terra mia. Ciò premesso non mi accodo al girotondo, essendo, come voglio, cittadino del mondo. Tutti a dare addosso a Feltri l'alcolista razzista, occasione calata dal cielo per questa insalata mista. Da par mio considero le sue parole stupide e dette male, dal vago fetore di sfiato intestinale. Ma chi all'antirazzismo in questo caso inneggia, scagli la prima scorreggia. Viviamo l'epoca dell'insulto trasversale, una gara a chi la spara peggio di un maiale. Ma come sempre, quando la direzione va da destra a manca, si scatena la cagnara e di coprirsi di ridicolo nessun si stanca. Caro Feltri, se il tuo livore contro il sud è una mania, è perché sei un po' scarso in geometria. Ogni nord ha il suo sud sul mappamondo, ma proprio perché il mondo è tondo, ti svegli domani nella tua regione e chi è più a nord te le dà di santa ragione. A me non scatta la voglia di maledirti, solo quella di avvertirti: l'alcool inasprisce i tratti personali, e il suo abuso ha per ognuno effetti disuguali. Ti saluto con una confessione: non so ben chi è più coglione...tu con le tue esecrabili parole o la cagnara con tutta la sua prole.
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