EBOLI RICORDA AMADEO PETER GIANNINI, IL BANCHIERE DEL POPOLO
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Un ponte ideale e culturale con gli Stati Uniti d’America e con la città
di San Francisco in particolare. Da oggi è possibile, perché proprio ad Eboli,
nel suo luogo simbolo, l’aula consiliare, è stato ricordato il figlio più
prestigioso della capitale della California, Amadeo Peter Giannini, che è anche
uno degli americani più conosciuti nel mondo, fondatore della Banca d’America.
L’iniziativa, che ha immediatamente incassato il supporto dell’Amministrazione
comunale, si deve a Luca Palma, ebolitano, presidente dell’Associazione Giannini,
che ha sede proprio ad Eboli. «Un momento importante - ha commentato il primo
cittadino, Massimo Cariello -, perché proietta ancora una volta la nostra città
in ambiti prestigiosi ed ampi, garantendo una nuova forma di coinvolgimento e
promozione, grazie all’iniziativa di Luca Palma». Le attività dell’associazione
partono dal 1999, anno di fondazione. Attività che hanno incassato il sostegno
massimo a cui un’iniziativa del genere potesse aspirare, con l’adesione di
Guido Crapanzano, docente universitario, premio Miami 2005 e massimo esperto
italiano di politica e circolazione monetaria, ieri in collegamento telefonico
con l’iniziativa di Eboli, presidente onorario dell’associazione. L’attenzione
per quanto Eboli e l’Italia mettono in campo per una delle maggiori personalità
della storia americana è testimoniata anche dal supporto culturale ed informativo assicurato
dalla presidente Ghisini, che guida il Comites di San Francisco, il comitato
degli italiani all’estero. «Se non ci fosse stato un italiano a finanziare con
la sua banca tale opera con 6 milionidi
dollari, ed impose di non percepire alcun interesse, oggi non potremmo parlare
di Golden Gate Bridge, il monumento più fotografato al mondo - ha spiegato il
presidente Luca Palma -. Quell’italiano si chiamava Amadeo Peter Giannini e per
il mondo intero rappresenta un esempio. Con la sua banca ha voluto aperture di
credito anche alle fasce più disagiate della popolazione e questo ha favorito
tanti italiani emigrati negli Stati Uniti, che hanno trovato modo di accedere a
forme di prestito ed investimenti, creando le condizioni per lo sviluppo di
singoli e comunità ed avvicinando la sua figura agli italiani».
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