SEQUESTRATA E ABUSATA, VIENE LIBERATA DAI CARABINIERI



Arrestato un violento sequestratore domenica sera. Si tratta del marocchino E.Y., di 29 anni, con l’accusa di sequestro di persona, maltrattamenti, riduzione in schiavitù, violenza e percosse, commessi nei confronti di una ragazza della stessa nazionalità, di 26 anni. Nel pomeriggio, una pattuglia della stazione di Santa Cecilia notava la ragazza, B.F., con atteggiamento spaventato, percorrere di corsa, guardandosi costantemente alle spalle, via Virgilio e via Socrate. Pochi attimi dopo veniva notata un'autovettura, con a bordo il marocchino, inseguire la ragazza. Mentre I carabinieri si dirigevano sul posto per raggiungere la ragazza che continuava la sua fuga, il marocchino la raggiungeva, l'aggrediva e dopo averla trascinata per terra cercava di tirarla con la forza sulla macchina. L'intervento tempestivo dei carabinieri consentiva però di bloccare l’uomo, ammanettarlo e condurlo in caserma. La ragazza veniva interrogate e grazie all'ausilio di un interprete raccontava il suo calvario. Nelle settimane precedenti i due avevano vissuto una relazione sentimentale, ma dopo poco tempo la ragazza scopre che l'uomo era sposato in Marocco. Allora decide di chiudere la relazione. Il marocchino non ci sta e un giorno si presenta a casa della ragazza, in località Cioffi e puntandole un coltello alla gola la minaccia, la sequestra e la segrega in casa sua, a Battipaglia. La tiene rinchiusa per 15 giorni, abusando di lei sessualmente e trattandola come una schiava, senza possibilità di farla uscire. Dopo 15 gionri di incubo, la ragazza chiede di uscire per effettuare una telefonata ai suoi genitori in Marocco, in modo da evitare preoccupazioni da parte dei familiari: una volta fuori dalla casa, cerca la fuga e scappa, fino al momento in cui i carabinieri giungono in suo soccorso. È stata effettuata un'accurata perquisizione domiciliare a casa del marocchino ed è stato rinvenuto il coltello utilizzato per le minacce e i documenti della ragazza, che, come ha confermato la ragazza, erano stati da lui requisiti dal suo violento sequestratore. Il magistrato ha disposto gli arresti domiciliari, con richiesta diretta di convalida arresto al GIP che si esprimerà nei prossimi giorni. La ragazza è stata condotto in una comunità in località protetta.

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