EBOLI: EBOLITANA VITTIMA DI PROTESI AL SENO "SBAGLIATE" CHIEDE 200MILA EURO DI RISARCIMENTO

Una brutta storia quella avvenuta ad una donna ebolitana. Qualche anno fa, in seguito ad un forte dimagrimento, la signora M. si è rivolta ad un chirurgo plastico salernitano, C.  M.,  che opera in una struttura privata. Dopo alcune perplessità la signora, nell’occasione accompagnata dal marito, decise di sottoporsi all'intervento per rifarsi il seno, rovinato appunto dalla consistente perdita di peso. Le prime avvisaglie che qualcosa potesse andare storto si ebbero già durante l'interveti chirurgico, quando il medico comunicò che aveva inserito delle protesi diverse da quelle ordinate, giustificando il tutto come un mero errore di spedizione. Il risveglio della donna dopo l’anestesia, però, fu anche peggio, perché immediatamente i due coniugi si accorsero che c'era qualcosa che non andava. Il chirurgo tentó di spiegare come tutto fosse perfettamentenella norma, ma evidentemente non era proprio così. Tolte le bende, la donna prese atto che i due seni non erano simmetrici, ma visibilmente diversi, oltre che inguardabili. «Mi ha rovinato - racconta la signora M. -, mi ha distrutto la vita personale, sessuale e coniugale, sono anni che mi vergogno del mio corpo e di questo devo ringraziare solo il chirurgo». La signora, in seguito, si è sottoposta persino ad  un percorso di terapia con uno psicologo, per tentare di superare questo rifiuto verso se stessa. L'avvocato Renato Abbate di Agropoli, procuratore della donna, ha effettuato una richiesta di risarcimento danni di circa 200mila euro che il chirurgo ha rifiutato, proponendo di rifare il seno alla donna a titolo gratuito, ma la donna ha reagito: «È un’ulteriore umiliazione. Dopo quello che sto soffrendo per colpa sua, non voglio nemmeno più vederlo». La giurisprudenza ha già visto casi simili, finiti con un risarcimento sostanzioso per la donna danneggiata e per il marito. «Questo caso è destinato a finire in Tribunale», ha dichiarato la signora M. con decisione.

Commenti