EBOLI, CARIELLO: «INTEGRAZIONE SOLO PER CHI RISPETTA LE REGOLE»
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Massima disponibilità alle politiche
dell’accoglienza e dell’integrazione, ma nessuna tolleranza per chi non
rispetta le regole. E’ la direttrice lungo la quale si muove l’Amministrazione
comunale di Eboli, anche in queste ore di tensione per le voci di una moschea
che qualcuno vorrebbe nel centro di Santa Cecilia. «La nostra Amministrazione,
come mai il Comune di Eboli aveva fatto in passato, ha avuto contatti ed
incontri con i riferimenti islamici sul nostro territorio - ricorda il sindaco
di Eboli, Massimo Cariello -. Gli stessi livelli regionali delle comunità
islamiche ci hanno riconosciuto la capacità di ascoltare e confrontarci sulle
questioni delicate che coinvolgono le comunità». In questi giorni fa molto
discutere l’ipotesi di attivare una moschea nel cuore di Santa Cecilia, ma il
sindaco di Eboli su questo è perentorio: «La salvaguardia della vivibilità e
l’eliminazione di ogni possibile focolaio di tensione sono alla base della
nostra azione. Così come fatto per altre comunità religiose, come per i
testimoni di Geova e per gli Evangelisti, per i quali nei PUA sono state
individuate aree per la realizzazione di luoghi di culto, possiamo verificare
anche per gli islamici un’ipotesi del genere. Ma escludo che questo possa
avvenire nel centro di Santa Cecilia, a ridosso dell’asilo, tutto ciò
comporterebbe un enorme problema di vivibilità e mobilità visto anche il poco
spazio adiacente. Massimo Cariello tiene ad un principio che deve informare
ogni azione di governo: l’integrazione può avvenire solo nel rispetto
delle regole. «In occasione degli incontri con le comunità islamiche sul nostro
territorio - sottolinea ancora il primo cittadino di Eboli - abbiamo detto
chiaro e tono che è necessario che loro stessi effettuino alcuni interventi.
Abbiamo detto che non è sopportabile che non rispettino le regole della
raccolta differenziata. Poi che le comunità locali non possono essere esposte
continuamente al fastidio degli schiamazzi notturni e degli atti vandalici, che
penalizzano anche gli stessi immigrati presenti, i quali rappresentano una
fonte fondamentale per le nostre aziende. Siamo rispettosi dei principi della
costituzione e pensiamo che sia indispensabile mettere in campo politiche di
accoglienza e di integrazione. Noi lo abbiamo fatto ad ogni livello, con
percorsi di inclusione anche a livello scolastico che hanno dato i loro
risultati positivi, e siamo pronti a riprendere il progetto contro lo
sfruttamento da parte dei caporali. Ma sia chiaro a tutti, a cominciare da
chi ha immaginato che potere attivare una moschea al centro di Santa Cecilia,
senza chiedere al Comune che avrebbe individuato eventualmente altre aree come
avvenuto per altre confessioni: integrazione e rispetto delle regole viaggiano
di pari passo, il legame tra queste due condizioni è inscindibile, perché senza
rispettare le regole non sarà possibile ottenere alcuna apertura istituzionale
e culturale».
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