EBOLI: IL COMUNE INDICA AL GOVERNO I LUOGHI DA RECUPERARE
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Piena accoglienza, presso l’Amministrazione comuale,
dell’iniziativa del Governo per recuperare luoghi pubblici in favore della
collettività. Lo ha comunicato direttamente il sindaco, Massimo Cariello, con
una lettera al presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi. «Molte sono
le emergenze architettoniche, urbanistiche e paesaggistiche che insistono nel
territorio del nostro Comune e che meriterebbero di essere segnalate per il
loro valore storico o artistico - scrive Cariello -. Abbiamo deciso, per il
momento, di puntare l’attenzione su luoghi particolarmente amati dalla
cittadinanza ebolitana, veri e propri “luoghi del cuore” che, se recuperati e
valorizzati, darebbero un contributo significativo alla rivitalizzazione del
centro storico». Poi la lettera contiene l’elenco dei luoghi indicati dal
Comune di Eboli. Fornaci Romane: quartiere
artigianale del IV - II sec. a.C., destinato alla produzione di terrecotte;
resti di un’officina destinata alla fusione e alla lavorazione dei metalli,
risalente al II sec. a.C.; chiesa e convento della Madonna del Carmine:
gli affreschi e gli edifici sono privi di copertura ed esposti alle intemperie;
chiesa di san Biagio: la parte absidale soggetta ad imminente pericolo di
crollo; acquedotto medioevale soggetto a imminente pericolo di crollo; chiesa
di santa Maria del Loreto: è in stato di abbandono; San Pietro alli Marmi:
Convento dell’XI secolo, ospita una biblioteca e nella cripta dell’annessa
chiesa sono conservate le reliquie del santo di origine spagnola Berniero;
chiesa di san Nicola de Schola Graeca: necessita di urgenti interventi di
consolidamento e ristrutturazione; Porta Ripicella: Antica porta di accesso
alla città medioevale, interessata da un crollo il 25 aprile 2013; mulino delle
Due Acque: di proprietà dell’Istituto Orientale di Napoli, di consolidamento e
ristrutturazione; Palazzo Paladino: del Comune, necessita di urgenti interventi
di consolidamento e di ristrutturazione; Torre del castello Colonna: l’8 marzo
2015 il Castello Colonna (sec. XI - XII), è stato interessato da un crollo che
ha privato la cinta muraria di una torre saettaria; complesso Monumentale di
San Francesco: sede del Museo Archeologico nazionale di Eboli e della valle del
Sele, della Biblioteca Comunale e di diversi uffici del settore Cultura del
Comune di Eboli, necessita di ristrutturazione delle facciate e consolidamento
del portale; Mulino La Pergola: a rischio crollo per lo smottamento del
terreno; Convento della SS Trinità: si
intravedono, in alcune lunette, dipinti che possono essere datati intorno al
1660 su vita e miracoli di Santi legati all’ordine di San Francesco che
necessitano di restauro;Monastero di
monache di Sant’Antonio de Vienne: ospita le monache di clausura dell’ordine
benedettino, necessita di ristrutturazione; Chiesa di Sant’Anna: è la
cappella dell’ospedale Maria SS Addolorata, contiene pregevoli opere di arte
sacra, versa in uno stato di degrado e necessita di urgenti lavori di restauro.
«Un’iniziativa importante - commenta ancora il sindaco di Eboli -, perché mette
l’attenzione su storia e tradizione dei territori e delle città. Abbiamo voluto
focalizzare l’attenzione su alcune aree e strutture cittadine che ci sembrano
le più vicine al sentimento degli ebolitani. I nostri concittadini sono fieri
ed orgogliosi di quanto la storia e la tradizione ci hanno fatto pervenire e
pensiamo che possano apprezzare il tentativo di recuperare a rivalutare aree e
strutture legate alla più autentica tradizione ebolitana. Abbiamo anche
intravisto la possibilità che questo intervento sul nostro patrimonio possa
rivelarsi strategico anche sul piano dell’attrazione turistica legata alla
storia ed alla cultura, che rimangono la vera ricchezza della nostra città ed
il grande orgoglio ebolitano».
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