Non
è ancora un vero e proprio allarme, ma i numeri parlano chiaro ed inchiodano
alle loro responsabilità stranieri ed italiani. Un nuovo blitz, un’ulteriore
operazione nell’ambito dei controlli antiterrorismo finisce per portare alla
luce la presenza di altri 20 immigrati clandestini che vivevano in abitazioni
abusive ed in condizioni igieniche da terzo mondo, dove l’acqua era quotidianamente
prelevata abusivamente dal Consorzio di Bonifica. Ma ciò che preoccupa
maggiormente è che alcuni dei venti sorpresi in clandestinità risultavano già
espulsi in passato per spaccio di droga e reato contro il patrimonio. Si tratta
di quattro marocchini, un libico ed un tunisino.
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