AGROPOLI: INVIATO DI STRISCIA LA NOTIZIA AGGREDITO, DUE CONDANNATI


Si è conclusa questa mattina, con la sentenza di primo grado del Tribunale di Vallo della Lucania, depositata dal giudice Raffaele Romanelli, la vicenda che ha visto la troupe del noto programma “Striscia La Notizia” aggredita presso una fattoria in Agropoli. I fatti sono dell’ottobre 2010, accaduti quando Edoardo Stoppa si era recato, in seguito ad una segnalazione, presso un’azienda zootecnica nella quale si sarebbero registrati maltrattamenti su alcuni cavalli detenuti in condizioni malsane. Giunta sul posto, in località Moio, prima che potesse effettivamente verificare la segnalazione, la troupe è stata raggiunta in strada dai titolari dell’azienda, P.T. e V.M, una coppia di quarantenni di Agropoli, entrambi pregiudicati, che hanno aggredito fisicamente Stoppa ed i cameraman, sottraendo loro due telecamere e distruggendo le attrezzature per le riprese video. L’intervento dei  carabinieri, che misero subito in arresto gli aggressori, scongiurò ed evitò che la situazione degenerasse oltre, limitando l’accaduto alla distruzione delle apparecchiature e lesioni subite da Stoppa ed i suoi cameraman, giudicate guaribili in 7 giorni dai sanitari dell’allora attivo ospedale di Agropoli. La sentenza ha visto riconosciute le responsabilità penali dei due imputati e li ha condannati a mesi 7 di reclusione. Dovranno anche risarcire i danni fisici e materiali causati pagando 15.000 euro per i danneggiamenti e l’aggressione perpetrata, oltre al pagamento delle spese processuali. Le motivazioni estese saranno rilasciate in 90 giorni. L’avvocato Francesco Palladino, che ha seguito la vicenda sia sotto il profilo penale, che per quanto riguarda il risarcimento civile, dichiara:  «Soddisfatto per la sentenza che ha riconosciuto tutte le richieste avanzate e che ha, evidentemente, considerato i fatti per come in realtà si sono verificati. Bisognerà attendere le motivazioni per poter dire altro. Al momento va valutata positivamente la condanna solidale dei due imputati, cosa che rende più agevole l’esecuzione della sentenza in sede civile».

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