EBOLI: IL SINDACO CONSEGNA UNA TARGA COMUNALE ALL'INGEGNERE GABRIELE DEL MESE, TRA I MAGGIORI PROGETTISTI DEL MONDO
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Una
targa comunale che equivale al riconoscimento per una carriera professionale di
livello mondiale e per ringraziarlo di rappresentare Eboli nei massimi consessi
internazionali. Questa mattina, il sindaco di Eboli, Massimo Cariello, ha
incontrato e consegnato il riconoscimento a Gabriele Del Mese, considerato tra
i maggiori ingegneri progettisti su scala internazionale. Non a caso il
tecnico, originario di Eboli, è stato recentemente chiamato a presiedere la
commissione di valutazione delle strutture dell’Expò 2015 di Milano. «Indicare
le note professionali ed i traguardi raggiungi da Gabriele Del Mese
significherebbe leggere interi volumi che parlano di realizzazioni, idee,
collaborazioni e tutto quanto possa far parte del bagaglio culturale e
professionale di un progettista di livello e fama mondiali. La targa che oggi
gli consegniamo da un lato è il riconoscimento che la città gli tributa per
quanto realizzato nella sua vita e nella carriera professionale; dall’altro è
anche una sorta di “richiesta”, perché contiamo, nel rispetto dei suoi impegni,
di chiedere anche il suo parere su quanto riusciremo a programmare sul piano
urbanistico per la nostra città». Del Mese, che risiede da decenni in
Inghilterra, di cui ha anche la nazionalità, insieme con quella italiana, ha
brevemente commentato la cerimonia: «Ricevo con piacere questo riconoscimento
dalla mia città, anche se non sono un uomo da premi, ma piuttosto da
realizzazioni. Mi fa piacere anche perché ho sempre pensato che i tecnici
progettisti, per l’impatto che il loro lavoro ha sulla vita di tuti i giorni,
ma anche sul futuro delle comunità, abbiano l’obbligo di guardare ad
un’attività di progettazione di tipo etico. Il peso di ciò che i tecnici
progettano e realizzano è enorme e dura per secoli, per questo è necessario un
approccio anche etico a questa professione. Credo che le amministrazioni
pubbliche abbiano il vero compito di programmare il disegno dei territori, per
questo invito a non mettere mano a ciò che è integro, con l’idea di ripararlo,
altrimenti rischiamo, come ad Eboli, di cancellare quell’importante cerniera
che era l’attuale piazza della Repubblica, rivisitata quando non ce n’era
bisogno ed in maniera sbagliata. Camminando per il centro storico, ho visto
botteghe chiuse: un’opera meritoria sarebbe immaginare incentivi per i giovani
per riaprire le botteghe, cuore del borgo antico».
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