EBOLI, CASO LICEO CLASSICO: CARIELLO INCONTRA DE LUCA
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di là di ogni altro intervento, la difesa del liceo classico di Eboli e del
sistema scolastico nella Piana del Sele passa attraverso un appello del sindaco
di Eboli ed un impegno del presidente della Regione. Ieri pomeriggio faccia a
faccia tra Massimo Cariello e Vincenzo De Luca. Il primo cittadino di Eboli ha
incontrato il governatore della Campania, a cui ha trasferito perplessità e
preoccupazioni per la vicenda dell’indirizzo classico e musicale autorizzato
anche al liceo scientifico Medi di Battipaglia, nonostante sia presente già ad
Eboli. De Luca si è mostrato sorpreso della vicenda, assumendo l’impegno ad
interessarsi della cosa. «Al governatore ho lanciato un forte appello, affinché
non si consumi questa scelleratezza, che sarebbe gravissima per il territorio -
dice il sindaco d Eboli -. La responsabilità rimane della provincia, ma De Luca
anche in altre occasioni si è mostrato sensibile per i temi di Eboli, spero si
occupi anche di questa insensata questione». Poi Massimo Cariello ripercorre le
tappe. «In Regione e in Provincia siamo stati chiari: non consentiremo che per
qualche piccolo interesse interno al Pd ed a qualche candidato si penalizzi
l’intero sistema scolastico e la nostra città.
Il Pd non può fare i suoi affari sulle spalle di migliaia di famiglie
per un tornaconto di pochi amici interessati. Tutto questo è avvenuto in
maniera proditoria, dopo che gli incontri in Provincia e le conferenze dei
servizi erano state chiare: nessuna ipotesi di doppioni sul territorio, perché
questo avrebbe significato solo penalizzazioni per alcune aree e rischio
chiusura per vecchie e nuove scuole, perché sovradimensionate. Questi erano gli
accordi a cui Eboli aveva partecipato, difendendo a spada ratta il liceo
classico Perito-Levi, con il sostegno di tutti i partecipanti ai tavoli
provinciali. Questo era stato il progetto licenziato dalla Provincia con un
verbale ufficializzato all’inizio dello scorso dicembre. Poi, a metà gennaio,
arriva il blitz, che fin dall’inizio qualcuno aveva immaginato essere un’operazione
di interessi interni al Pd, ma giocata sulla pelle dei cittadini. Una partita
che, come si legge dalle cronache degli organi di informazione, si sarebbe
giocata tutta sul filo del sostegno a qualche candidato alle comunali di
Battipaglia, senza interessarsi di quanto fosse devastante la decisione per il
territorio e per i cittadini». Il sindaco di Eboli sottolinea anche la strenua
difesa comunale del liceo classico Perito-Levi. «Sono state le iniziative di
Eboli a portare allo scoperto la vicenda, addirittura l’assessore regionale
Lucia Fortino ha ammesso che era a conoscenza del pasticcio solo grazie alle
comunicazioni che il Comune di Eboli aveva inoltrato verso Napoli. Nella stessa
occasione, durante la riunione a Napoli di qualche giorno fa, l’assessore
regionale si era reso immediatamente conto della scelleratezza della decisone
della Provincia di Salerno, dichiarandosi immediatamente disponibile a rivedere
il piano di dimensionamento. Ma per fare questo, occorreva che il Comune di
Eboli, come aveva già fatto qualche giorno prima, chiedesse, anche con una
diffida, alla Provincia di revocare in autotutela il provvedimento. Tutti i
passaggi sono stati naturalmente fatti, ora si tratta di vedere se finalmente
il Partito Democratico, responsabile di quanto accaduto, preferisca continuare
a coltivare gli interessi di qualche amico, oppure se capisce che è il momento
di ritirare un provvedimento che si era consumato sulle spalle delle famiglie
salernitane, soprattutto della Piana del Sele». Infine, Cariello disegna la
strategia per l’immediato futuro: «Da parte nostra, dopo avere difeso la scuola
ebolitana nelle sedi istituzionali attraverso gli incontri in Provincia alla
fine dello scorso anno e dopo avere denunciato il blitz contro Eboli che il Pd aveva
messo in atto a metà gennaio, proseguiremo nell’azione di lotta per riaffermare
il principio che i doppioni scolastici non servono a nulla, che non si possono
penalizzare scuole storiche come il liceo classico di Eboli che soddisfa per
intero la richiesta del territorio e che gli interessi privati di qualche
politico non possono penalizzare interi territori e migliaia di famiglie».
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