EBOLI: CONCORSO NELLE SCUOLE PER SENSIBILIZZARE "CONTRO LE STRAGI DEL SABATO SERA"
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“Nessuno
muore nel cuore di chi resta”. E’ il nome di un’associazione, ma anche la
traccia per ogni progetto che questo nuovo sodalizio, composto da giovani la
cui età va dai 18 ai 24 anni, mette in campo. A partire dal concorso riservato
alle scuole cittadine. Si tratta di un concorso che, attraverso opere ed
elaborati, vuole dare un “senso” alla scomparsa di tanti giovani che sono
deceduti per tragiche fatalità, ma anche per incidenti stradali. Tanti, troppi
sono stati i ragazzi che negli ultimi anni sono volati via. A loro, agli amici
che non vedono più, i ragazzi dell’associazione hanno voluto dedicare il
concorso. «Vogliamo che i nostri amici siano ricordati, dalle famiglie e dai
giovani, perché sarebbe terribile che ce ne dimenticassimo», ha detto Claudio
Aragona, presidente dell’associazione che questa mattina ha presentato il
concorso insieme con il sindaco di Eboli, Massimo Cariello, e l’assessore
comunale all’Istruzione, Angela Lamonica. Nella prima settimana di febbraio il
concorso sarà presentato pubblicamente con la proiezione di un cortometraggio,
realizzato in ricordo degli amici che non ci sono più, ma rivolto a tutti i
giovani, affinché ci sia maggiore consapevolezza dei pericoli che si corrono,
specie in tante occasioni che dovrebbero essere di festa e di divertimento.
«Questi ragazzi sono la testimonianza dell’impegno dei ragazzi e della loro
sensibilità verso temi delicati, quali quelli della sicurezza e della
consapevolezza dei rischi - ha commentato il sindaco di Eboli, Massimo Cariello
-. In questo progetto hanno coinvolto anche la scuola ed hanno visto giusto,
perché proprio la rete scolastica può essere fondamentale nella ricerca di
un’educazione possibile per contrastare le tante tragedie che a volte dipendono
da noi stessi. Il messaggio che arriva da loro è importantissimo: occorre
maggiore capacità di gestire il tempo della nostra vita, che deve essere
filtrata dalla ragione, anche perché le tragedie che colpiscono i singoli non
finiscono mai, ma proseguono all’interno delle famiglie». Il concorso avrà una
sua continuità, come testimonia l’intervento dell’assessore all’istruzione,
Angela Lamonica: «E’ la prima edizione, ma si ripeterà anche nei prossimi anni.
Le tragedie che la nostra città ha dovuto registrare negli ultimi mesi ci dicono
che non bisogna abbassare mai la guardia e pensare che certe cose accadano solo
agli altri».
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