EBOLI: UTENTI INFEROCITI PER LE LUNGHE CODE AL DISTRETTO SANITARIO


Rabbia, ma anche incredulità. E soprattutto telefoni bollenti sotto la pioggia di proteste dei cittadini. Sotto accusa il distretto sanitario di Eboli, sede di rione Pescara, dove una gestione da terzo mondo della struttura e degli uffici costringe a lunghe attese la popolazione, centinaia di persone in fila. Ieri mattina è esplosa la rabbia degli utenti, che hanno pensato bene di rendere nota la drammatica situazione di Eboli. Chissà, forse a qualcuno ora verrà finalmente in mente che la protesta ed i disagi sono della parte più debole della popolazione, coloro i quali sono costretti dalle circostanze della vita a chiedere l’esenzione e quindi si ritrovano a dover fare lunghissime file per completare la pratica. Il motivo dell’attesa? Semplice: è il risultato della somma tra l’enorme richiesta di esenzioni ed un ufficio che lavora con un solo addetto. Possibile? In altre parti forse no, ad Eboli si. Sembra, addirittura, che qualche giorno fa una donna anziana, per avere la certezza di completare la procedura, abbia “occupato” il posto davanti al portone di ingresso, ma dalle 3 della notte. E si trattava di un’anziana, come tanti altri utenti che chiedono questo servizio. E’ tanto complicato capire che l’ufficio nel quale, almeno in alcuni frangenti dell’anno, accede il maggior numero di utenti, dev’essere potenziato, non svuotato? E poi: possibile che nelle sedi del distretto sanitario siano tutti così impegnati in altri compiti? Oppure basterebbe solo razionalizzare?

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