EBOLI: MUORE PER INFARTO, I FAMILIARI ACCUSANO IL RITARDO DELL'AMBULANZA
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Prima il dramma della morte. Poi
il dolore dei familiari. Infine la rabbia dei familiari e degli amici della
vittima, per quei soccorsi giunti in ritardo, quando ormai non c’era più nulla
da fare. Il dramma si è consumato in un condomino di via Umberto Nobile, al
civico 63, ieri mattina, intorno alle 6. Un malore improvviso causa il decesso
di una donna di soli 48 anni, residente a Santa Cecilia, addetta alle pulizie
delle scale in quel condominio. Al momento del salire, la donna aveva appena
iniziato il suo turno delle pulizie, insieme con una sua sorella, entrambe di
Santa Cecilia. Le due donne erano appena giunte al terzo piano, quando la
48enne si è accasciata sul pavimento del pianerottolo a causa di un malore,
probabilmente infarto. Partono immediatamente le richieste di aiuto, vengono
subito allertati i soccorsi ma, almeno secondo il racconto dei testimoni e dei
familiari, l’ambulanza del 118 impiega la bellezza di circa mezz'ora per
giungere sul posto. Un ritardo che, se confermato, sarebbe risultato fatale
alla donna. Strazianti le grida e le accuse della sorella verso i sanitari,
accusati di aver ritardato l’intervento, mentre i condomini si prodigavano nei
soccorsi. Sul posto anche marito e figli, poi le due ambulanze, ma solo per
constatare il decesso avvenuto.
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