Se ne parla da qualche giorno, ma il caso “pre iscrizioni alle primarie del Pd pilotate” esplode fragorosamente non per
attacchi degli avversari politici, né per interventi della stampa.
Semplicemente, lo denuncia uno dei candidati alle primarie, Gaetano Naimoli,
che indica fatti e circostanze. Nemmeno sarebbe il caso di meravigliarsi: le
primarie del Pd ovunque, specie ad Eboli, sono sempre più una barzelletta,
occasione per costringere immigrati e disperati ad inchinarsi al politico di
turno che chiede il voto, naturalmente pagando di tasca propria. Altro che
strumento di democrazia, altro che momento di partecipazione: è l’ennesimo
esempio di una doppia morale che vorrebbe ancora una volta impadronirsi della
città, nonostante le recenti esperienze da dimenticare. «In soli due giorni con
le operazioni di pre iscrizione, necessarie per portare alle urne gli immigrati
ed i minorenni, si sono registrati circa cento immigrati “interessati” a votare
per le primarie dell’8 marzo - fa sapere Gaetano Naimoli -. Un’affluenza che
sorprende ancor di più se si riflette sul fatto che neanche un manifesto è
stato affisso per strada per spiegare loro come e quando poter preiscriversi.
Strane coincidenze: li hanno portati in quei posti ed in quelle ore in gruppi
così folti o piuttosto ci sono arrivati attraverso persuasive convocazioni?».
Naimoli svela poi una circostanza che è anche il “segreto di Pulcinella”: gli
immigrati portati alle pre iscrizioni nemmeno sanno perché sono lì. «A far
pensare male, del resto, c’è anche il fatto che a chi ha chiesto loro a quale
aerea politica appartenessero o se conoscessero almeno il nome del partito per
il quale facevano la fila, pur di poter votare, nessuno degli immigrati ha
saputo rispondere - rivela Namoli -. Ma nessuna sorpresa: il mercato dei voti
degli extracomunitari, ma più in generale delle fasce più deboli della società,
è una pagina della brutta politica a cui siamo già abituati. Una pagina che non
si chiuderà se andiamo avanti di questo passo. Ora, pur scongiurando il rischio
di atteggiamenti discriminatori, siamo disposti a credere che questi cittadini
siano più interessati finanche degli ebolitani stessi all’esito delle primarie
Pd? O vogliamo provare a cambiare davvero, anche cominciando dal coraggio di
denunciare le cattive pratiche che speculano sulla povertà e sulla sofferenza?
Io non parteciperò alle operazioni di pre iscrizione, perché voglio solo voti
liberi. Tali non possono essere quelli condizionati dal bisogno o da un’evidente
ridotta capacità di autodeterminarsi». Dopo gli imbarazzi degli anni scorsi, il
Pd ancora non riesce a perdere il vizietto. La corsa per il potere è ormai
diventata senza quartiere e non disdegna l’utilizzazione delll’immigrazione e della
disperazione. Forse è anche facile immaginare chi ha organizzato la vergogna
delle file di immigrati in coda per una cosa che nemmeno conoscono. E sono gli
stessi che spesso fanno il pistolotto agli avversari, magari mentre pensano al
successivo imbroglio.
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