Fino a poche ore fa era una richiesta giustificata sul piano della gestione economica, dell’efficienza del servizio. Ma ora, dopo l’inciucio tra l’ex sindaco di Eboli, Martino Melchionda, ed i sindaci di Scafati, Pasquale Aliberti e di Capaccio Paestum, Italo Voza, la richiesta di uscire definitivamente dal Consorzio Intercomunale delle Farmacie è diventata qualcosa di più. Anche perché, a leggere le recenti dichiarazioni di qualche protagonista della vicenda, sembra ormai chiaro che l’ex sindaco di Eboli sarebbe stato utilizzato come cavallo di troia per scardinare il potere del Pd salernitano che fa capo a Vincenzo De Luca, ma non solo. «Abbiamo sottratto un amministratore al Pd», sarebbe un’uscita del primo cittadino di Scafati, riportata da qualche organo di informazione. Sembrerebbe di assistere, dunque, ad un passaggio di campo da parte dell’ex sindaco di Eboli che, da uomo Pd, sarebbe ora vicino alle posizioni di Foza Italia, o almeno di quella parte di Forza Italia che fa riferimento al sindaco di Scafati, Aliberti. In ogni caso, la nomina incassata da Martino Melchionda sarebbe servita, sempre secondo le dichiarazioni dei protagonisti, a frenare la corsa ad accaparrarsi le poltrone del potere da parte del Partito Democratico. Che il Pd sia un partito “votato” a rincorrere privilegi, poltrone e stipendi per i suoi uomini inseriti nella gestione amministrativa, è sotto gli occhi di tutti. Ma che un freno a questa corsa perversa a danno dei cittadini sia rappresentata da uno dei suoi uomini, è cosa difficile da metabolizzare. Quindi, se proprio il Consorzio Farmacie, invece di essere organismo per la gestione sana e corretta del servizio, è diventato un nuovo organismo di potere per sistemare amici e parenti e consumare vendette politiche, meglio uscirne. La proposta era arrivata già nei giorni scorsi da leader ebolitano della casa delle Idee, Massimo Cariello. Ora la stessa richiesta, rafforzata, viene ribadita da Mario Domini, ex consigliere comunale del Nuovo Psi. «Penso sia doveroso da parte dell'amministrazione controllata del comune di Eboli analizzare, alla luce della recente nomina del nuovo presidente del Consorzio Farmacie, i dati di bilancio e le passività che ogni anno si è dovuto ripianare e valutare attentamente la possibilità di uscire dalla gestione a dir poco irresponsabile del consorzio, onde evitare ulteriori danni alle già precarie casse comunali – è la posizione di Mario Domini -. E' necessario che le due strutture farmaceutiche presenti sul nostro territorio comunale non siano mai più siano oggetto di gestioni poco attente e disinteressate al reale andamento produttivo delle attività, e per far ciò è necessario che il comune provveda al più presto ad una gestione alternativa a quella finora improduttiva e dannosa per la nostra città. Sarò portavoce di un'istanza tendente a valutare la persistenza di partecipazioni dell'ente solo in attività che producono profitti, ciò diventerà uno delle proposte programmatiche cardine del movimento denominato “Ascolto cittadino”».
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