EBOLI: LA POLIZIA STRADALE BLOCCA TRE RAPINATORI


EBOLI. Due diverse operazioni della Polizia Stradale di Eboli. Giovedì, alle 21 circa, gli agenti del comandante Antonio Quaranta hanno fermato, a San Mango Piemonte, un camionista di 53 anni, V. M., che trasportava ben 20 quintali di rame rubato. Il cinquatatreenne, residente a Napoli, aveva precedenti per furto di rame e persino per trasporto illegale di rifiuti. Peraltro, al momento dell’intervento dei poliziotti, il camionista viaggiava a velocità sostenuta, in direzione nord. La merce, che è stata sequestrata, era coperta con un telo colorato. Naturalmente, interrogato sulla provenienza della merce trasportata, V. M. non ha saputo fornire alcuna spiegazione. Dopo i controlli e le formalità di rito, il 53enne napoletano è stato denunciato per il reato di ricettazione. L’altra operazione è invece di oggi. La Polizia Stradale ha fermato una Fiat Uno, poi risultata rubata a Napoli nello scorso luglio. A bordo dell'auto c'erano tre persone, tutte con precedenti per rapina. Si tratta di N. A., 40enne di Giugliano, che era alla guida dell’autovettura ed in possesso di un coltello e guidava nonostante la patente gli fosse stata ritirata; G. G., 43 anni, di Caivano e C. P., 52 anni, di Napoli, anch’egli armato di coltello. Tutti e tre sono stati denunciati per i reati di ricettazione, in riferimento alla vettura rubata, e detenzione illegale di arma bianca. I tre pregiudicati erano stati fermati poco dopo l'uscita autostradale di Eboli. Una volta giunti in caserma, hanno addirittura finto un malore, ma naturalmente, visitati in ospedale, sono stati immediatamente dimessi. L'auto rubata è stata restituita al proprietario, i coltelli sono sotto sequestrati.

Commenti

  1. tanto non gli fanno niente come al solito e tra un paio di giorni saranno fuori di nuovo e continueranno. questa è l'Italia poveri noi!

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  2. Poveri Poliziotti che tutti i giorni sacrificano la loro vita per catturare sta gente di merda e poi la magistratura non gli applica la pena prevista e ovviamente i cittadini onesti ne pagano le conseguenze.

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