
Due nomi sul tavolo. Il tempo di fare un ulteriore passaggio all’interno delle forze politiche, poi secondo e definitivo tavolo del centrodestra per una candidatura unitaria. L’impressione è che questa volta il centrodestra di Eboli possa arrivare all’appuntamento elettorale della prossima primavera con un candidato unico e condiviso, scalzando il centrosinistra che ha governato la città, alternando centro e sinistra, ma spesso anche insieme, per oltre 60 anni. E forse una spinta ulteriore arriva anche dalla disastrosa situazione in cui si trovano oggi i vari Melchionda, Cuomo e Conte, pronti a sbranarsi per la poltrona, anche se qualcuno già sussurra che possano alla fine trovarsi ancora una volta a braccetto pur di conquistare il Comune. Dalla riunione del centrodestra di martedì sera è giunto un messaggio univoco: l’unità della coalizione è il valore da salvaguardare, l’obiettivo prioritario. Proprio per questo è stato deciso un ulteriore passaggio all’interno dei partiti della coalizione, in modo che le forze politiche possano esprimersi sui candidati oggi sul tavolo del confronto. Il Nuovo Psi, come aveva annunciato da tempo, ha proposto la candidatura di Massimo Cariello, che avrà il sostegno certo anche delle forze civiche che compongono la Casa delle Idee, cioè Ascolto Cittadino e Movimento Popolare per il Cambiamento. Forza Italia ha proposto Damiano Cardiello, che aveva ottenuto il via libera dal direttivo del partito. Superata la proposta di Fratelli d’Italia di andare alle primarie di coalizione, vecchio cavallo di battaglia di Lazzaro Lenza, naufragato sotto le difficoltà oggettive di organizzare la cosa, la proposta buona è arrivata alla fine dal Nuovo Centro Destra. «Abbiamo due nomi sul tavolo - hanno detto Vastola e Masala -, dobbiamo chiedere agli organismi delle diverse forze che partecipano alla coalizione di esprimersi su di essi, così troveremo la convergenza su un candidato unico, senza divisioni interne». Detto, fatto. Il centrodestra si è aggiornato al prossimo 13 novembre. Nel frattempo, le forze politiche effettueranno quel passaggio interno che si rende necessario.
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