La corsa alla poltrona, ma
evidentemente anche l’imbarazzo di dover spiegare agli elettori perché ci si
propone alla guida della città, dopo esserne stati la causa del disastro degli
ultimi decenni, rischia di giocare un brutto scherzo al centrosinistra, ma in
particolare al Pd. Al punto he il partito è in confusione totale, tra
iniziative negli stessi giorni e proclami che si accavallano. Una lotta tutta
di potere, che passa anche attraverso la riorganizzazione del partito, via congresso.
Ecco, il congresso, che qualcuno vorrebbe, ma che Melchionda vede come il fumo
negli occhi e Cuomo nemmeno vede. «Se il Pd è un partito davvero democratico,
deve indire subito il congresso cittadino e le primarie di coalizione per la
candidatura a sindaco di Eboli, magari insieme con quelle regionali del 14
dicembre - tuona Cosimo Marotta, ex consigliere comunale di “area Caputo” -. A
cosa serve organizzare una convention del Pd quando ad Eboli da oltre tre anni
il partito non esiste? Per legittimare il fallimento del Pd locale? Scriveremo
a Renzi ed al vice segretario Guerini se saranno imposti nomi e condizioni
strane». Se lo dice un consigliere comunale del Pd che il partito ad Eboli ha
fallito, c’è da credergli. L’attacco di Marotta è all’incontro di questa sera
del Pd cosiddetto ufficiale, che dovrebbe discutere di ciò che non ha saputo
difendere, cioè il territorio. Più duro ancora l’altro ex consigliere comunale
“area Caputo”, Armando Cicalese: «Ma di quale Pd parleranno Melchionda e amici?
Forse di come fu sfiduciato il segretario eletto Marisei: quello fu un atto
politico, a differenza dello scorso 27 settembre che, invece, è stata una
pugnalata alle spalle? Vogliamo le primarie per una scelta condivisa del
candidato a sindaco ed il congresso cittadino del partito». La solita doppia
morale della sinistra, ma stavolta la sottolineano gli stessi esponenti del Pd
locale. Marotta, Cicalese ed il loro mentore Caputo si sono incontrati con il
segretario provinciale Pd, Nicola Landolfi. I due consiglieri hanno spiegato la
necessità di un cambio di rotta nel Pd ebolitano, chiedendo il congresso
cittadino. Caputo, invece, ha di nuovo illustrato il suo progetto, al quale
aderirebbe l’area del partito rappresentata dai due consiglieri, da IdV ed
un’associazione. Per la verità, Caputo ha anche indicato il sostegno NCD, ma
evidentemente qualcuno bara, perché tra gli alfaniani la forzatura crea pesanti
imbarazzi in chi dovrebbe rifare il salto della quaglia al contrario. Dopo il
seminario dell’altro giorno, si muove anche l’area Conte. «Riteniamo utili le
varie iniziative che si stanno svolgendo sulla scia di quella da noi avviata
con la pubblicazione di una bozza programmatica e tre seminari tematici - fa
sapere Salvatore Marisei -. A condizione che questi interventi coinvolgano la
città e chi si è allontanato dalla politica per la cattiva gestione di questi
anni. E’ essenziale discutere, evitando scelte predeterminate, come invece sta
avvenendo con le autocandidature a sindaco che rispettiamo, ma consideriamo
fuori tempo. Non abbiamo indicato nomi, siamo impegnati verso una scelta
condivisa dopo il percorso che porterà a definire il programma. Eboli deve
essere chiamata a partecipare alle scelte per una svolta sul futuro e la
formazione di una nuova classe dirigente, non convogliata in liste inanimate
nel segno di un personalismo che non si giustifica».
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