EBOLI, OSPEDALE: LE MAMME INCONTRANO IL PRESIDENTE CALDORO


EBOLI. In attesa ed in vista dell’incontro di venerdì, alle ore 13, con il commissario ad acta della sanità campana, il presidente Stefano Caldoro, l’Associazione Spontanea delle Mamme lancia nuovamente l’allarme sanità nel territorio, anche con un particolare e preoccupato riferimento alle vicende legate al mancato accreditamento del centro socio-sanitario Ises. Sia per la mancanza di riscontro delle autorità locali e provinciali in ambito sanitario alle richieste di incontro, sia per le allarmanti notizie relative all’assistenza sanitaria ospedaliera, a quelle legate al mancato accreditamento del centro Ises, nonché alla difficoltà correlata all’assistenza specialistica per 75 alunni diversamente abili, aumentano le preoccupazioni per un progressivo degrado dell’assistenza sanitaria - scrivono le mamme organizzate in un loro comunicato ufficiale -. Avvertiamo preoccupazione per il dipartimento testa-collo, perché la sistemazione dei posti letto indica un accorpamento dei reparti presso l’ospedale di Eboli». Poi le mamme organizzate esprimono anche una fortissima preoccupazione per il futuro del centro socio-sanitario Ises e per le vicende di questi giorni. «Il mancato accreditamento del centro Ises, da parte dell’Asl Salerno - scrivono ancora le mamme dell’associazione spontanea -, crea un enorme danno agli assistiti ed alle loro famiglie. Per questo ci sentiamo di lanciare un appello, affinché i rappresentanti della struttura ed i rappresentanti istituzionali si impegnino per addivenire ad una soluzione rapida della vicenda. Auspichiamo che il commissario prefettizio del Comune di Eboli, Vincenza Filippi, possa individuare un iter possibile e rapido per la delocalizzazione della struttura. Allo stesso modo - concludono così i rappresentanti dell’associazione spontanea delle mamme - auspichiamo che il direttore generale della Asl Salerno, Squillante, confermi l’accreditamento alla struttura socio-sanitaria, anche prevedendo delle prescrizioni a tempo».

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