EBOLI, I.C. GIACINTO ROMANO, ESPOSTO DELLE MAMME: «RIDATECI LA MAESTRA»
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EBOLI. Dopo la protesta delle mamme, l’assenza a scuola dei figli e l’incontro con il Sindaco, il disappunto delle mamme degli alunni della quarta IV C dell’I. C. Giacinto Romano è certificato da un esposto-denuncia all’ufficio provinciale scolastico ed al sindaco di Eboli. I genitori chiedono che venga riportata al suo posto l’insegnante che era stata sostituita come insegnante prevalente dalla dirigente reggente, provvedimento che aveva scatenato l’ira dei genitori. «La classe dei nostri figli si è formata sin dalla prima elementare con la maestra prevalente, alla quale l’ex dirigente Rosario Coccaro aveva affidato le discipline di italiano e matematica. La maestra Ruggeri è insegnante di sostegno, nella I C era inserito un bambino con handicap lieve e la maestra operava in quella classe come insegnante di sostegno per quel bambino ed insegnante sulle discipline curriculari, assicurando le ore previste per legge - scrivono i genitori nell’esposto -. La situazione si è mostrata vincente: la maestra Ruggeri parlava alcune volte all’intera classe, altre volte al bambino con handicap, realizzando il principio dell’integrazione e dell’inclusione. Il gruppo classe ha sempre funzionato sia per il bambino con handicap, sia per i normodotati, tanto da divenire classe modello. La maestra Ruggeri ha continuato ad essere maestra prevalente in I, II e III, anche perché collegio docenti, Consiglio di Istituto e genitori hanno ritenuto di dare attuazione al principio della continuità, cardine e guida nella scuola primaria. A settembre 2014, in pensione il dirigente Coccaro, arriva la reggente incaricata, la quale presiede un collegio docenti che approva i criteri vigenti negli anni scorsi e partecipa al Consiglio di Istituto dell’11 settembre, nel quale sono approvati i criteri degli anni scorsi per le assegnazioni dei docenti alle classi, con attenzione alla continuità. Il 12 settembre la dirigente solleva la maestra dall’insegnamento prevalente della quarta C e divide la cattedra fra tre insegnanti, praticamente rentroducendo i moduli aboliti dalla legge. Ma, secondo un indirizzo giurisprudenziale, “se il dirigente non applica i criteri fissati dal Consiglio di Istituto e non tiene conto del parere del collegio docenti, l’atto di assegnazione è nullo. Nella classe vengono inseriti due bambini con handicap grave, nonostante ci siano altre due quarte classi con numero minore di iscritti. Nella IV C la Ruggeri è maestra di sostegno, con disagi psicologici ai bambini che non “dovranno” più rivolgersi a lei per i compiti e viene creata una classe con 28 alunni, 2 insegnanti di sostegno ed una insegnante curriculare in un’aula senza criteri di sicurezza».
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