EBOLI: FALLITO IL TENTATIVO DI FARE UN "RIBALTONE"
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Due
consiglieri comunali “disponibili” a consentire alla giunta Melchionda di
portare a termine il mandato fino al prossimo marzo. L’operazione pare fosse
stata messa in piedi nelle ultime ore prima delle dimissioni dei 17 consiglieri
comunali. Un’operazione che avrebbe consentito a Martino Melchionda di andare
in Consiglio comunale con 17 voti per approvare il bilancio di previsione e
proseguire nell’esperienza al governo della città. Si tratta dell’ultimo
“retroscena” che emerge dalle convulse ore che hanno portato alle dimissioni
dei 17 consiglieri comunali, sabato scorso, operazione che ha di fatto
determinato lo scioglimento del consiglio comunale e la chiusura
dell’esperienza Melchionda. Garante e mediatore dell’operazione sarebbe stato
Vincenzo Caputo, da tempo autocandidatosi alla successione a Melchionda con il
sostengo dei consiglieri comunali Cosimo Marotta ed Armando Cicalese. Secondo i
soliti bene informati, però, l’operazione sarebbe stata condizionata dalla
solita spartizione di poltrone e Melchionda avrebbe dovuto nominare in Giunta
Comunale elementi di gradimento del gruppo che proponeva l’operazione.
L’operazione poi è saltata e pare che solo a quel punto anche i due consiglieri
Marotta e Cicalese abbiano deciso per le dimissioni dal notaio.
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