EBOLI, DIMISSIONI DAL CONSIGLIO: CAPRARELLA CHIARISCE, RIMANE IL GIALLO DI MAROTTA E CICALESE
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Un
giallo si chiarisce, un altro si infittisce. Il primo, è quello relativo alla
mancata adesione alle dimissioni della maggioranza dei consiglieri comunali di
Eboli del rappresentante di Sel, Carmine Caparella; il secondo, invece,
riguarda, al contrario, l’adesione dei consiglieri comunali del Pd, Cosimo
Marotta ed Armando Cicalese. E’ lo stesso Caprarella a spiegare la sua
decisione: «Con la segreteria provinciale avevamo paventato il timore che, una
volta sciolto il Consiglio comunale di Eboli, potesse essere inficiata in
qualche modo anche la lista per le elezioni provinciali, proprio a causa della
mia presenza in essa. Non ci sono state altre valutazioni di convenienza, né di
tipo personale, né riferite al partito». Più sconcertante, invece, è la vicenda
di Marotta e Cicalese. Soprattutto perché, lo scorso 15 settembre, con una nota
ufficiale, i due consiglieri comunali scrivevano: «Chi polemizza sulle linee
strategiche del PUC deve uscire dalla maggioranza e prendersi la responsabilità
delle sue azioni e dei soldi pubblici buttati al vento. C’è chi dimentica di
avere un ruolo di garanzia e, alimentato da velleità del tutto arbitrarie,
cerca di tirare per la giacca il Sindaco Melchionda e l’intera coalizione. Sono
solo giochi di potere di basso profilo. Magari dopo il PUC usciranno mal di
pancia pure per l’approvazione del bilancio di previsione. Noi siamo leali con
noi stessi e con il centro sinistra». Praticamente, in 12 giorni i due hanno
mandato all’aria le loro convinzioni sull’atto più importante dell’anno
amministrativo, cioè il bilancio di previsione, e sull’atto maggiormente
qualificante dell’intera esperienza amministrativa, cioè il PUC: evidentemente
è accaduto qualcosa di enorme, in questi 12 giorni, tanto da sposare la logica,
che pure avevano denunciato, del « Sono solo giochi di potere di basso profilo».
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