Un vero e proprio programma di rilancio dell’ospedale
di Eboli. Lo ha illustrato il direttore sanitario, Rocco Calabrese, che ha
disegnato gli scenari del futuro prossimo ospedaliero, con il sostegno della
direzione generale della ASL Salerno. In questo modo Calabrese ha voluto dare
una risposta ad un presunto clima di sfiducia che le polemiche delle scorse
settimane hanno generato. Si parte dall’attivazione dell’area funzionale
testa-collo già da lunedì. Non un accorpamento, ma una riorganizzazione
funzionale, mettendo sullo stesso piano le unità operative interessate che sono
neurologia, geriatria ed otorino, con riferimento alla chirurgia
maxillofacciale. Al piano superiore oculistica, l’altro reparto interessato
all’area. La riorganizzazione prevede 1 posto di otorino, 1 posto di geriatria
e 2 posti neurologia; al piano superiore rimangono i posti ordinari, cioè 4
neurologia, 4 oculistica e 3 otorino maxillofacciale. Pronto anche il piano di
integrazione delle attrezzature per il 2015. Sarà attivata la chirurgia
vitreoretinica per la grande emergenza oculistica, per intervenire sui grandi
traumi oculari, in sinergia con la chirurgia maxillofacciale, che oggi vanno
tutti a San Leonardo. Si passa al polo cardiologico: andrà a norma l’UTIC, con
i lavori. Da lunedì è in servizio un nuovo emodinamista, ma è prevista
l’utilizzazione di più medici, anche esterni. Polo chirurgico: si va verso il
centro di procreazione medicalmente assistita (PMA), con la seconda tranche di
finanziamento. Ad Eboli concentrati gli interventi di uroginecologia.
Riattivata l’attività endoscopica: una seduta in più a settimana. Malattie
infettive: Eboli è il centro provinciale per la cura della tubercolosi: si
riattiva il laboratorio di secondo livello per la fase diagnostica e le due
stanze a pressione per le terapie. Tutti questi progetti al massimo vedranno la
luce entro fine anno.
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