EBOLI: RISCOSSIONE FLOP, IL COMUNE SI RIVOLGE ALL'ESTERNO
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La riscossione, quella che doveva essere
fatta direttamente dal Comune, che avrebbe comportato introiti in più e spese
in meno, con vantaggi per i cittadini? Niente di fatto, perché il Comune non è
capace di farla e si rivolge all’esterno. La notizia ha fatto saltare sulla
sedia il capogruppo consiliare di Forza Italia, Damiano Cardiello, che non
risparmia critiche. «Potenzieremo gli
uffici tributi e riscossione. Questa frase è stata usata in più di una
occasione dal sindaco e dai suoi compagni di maggioranza, come un vero e
proprio mantra. Dopo aver letto il bando di gara per l'affidamento esterno del
recupero crediti, viene da chiedersi: hanno fallito anche in questo, perché non
ammetterlo? Tentano di mascherare i dati pessimi sulla riscossione con una gara
che non si doveva fare. Quei crediti potevano essere affidati ad avvocati
ebolitani, a costo zero. Come? Con una convenzione tipo "Servizi
Legali", "Servizi di rappresentanza legale", tra Ente e avvocati
in cui i proventi del recupero erano a carico dei morosi e non del Comune. Una
serie di vantaggi che avrebbe prodotto una percentuale importante di fondi
recuperati; infatti, un legale viene visto in maniera meno "punitiva"
rispetto alla società esterna ed il moroso ha la possibilità di avere quel
contatto diretto che gli consenta di pagare oppure transigere. Con le cifre del
bando, dieci o più legali ebolitani avrebbero avuto l'opportunità di mettersi a
disposizione del proprio Comune, ottenendo percentuali di recupero superiori
alle società classiche. Invece non sarà così, ulteriori costi per l'ente ed i
cittadini pagano. Il paradosso di questa amministrazione è evidente: abbiamo 60
milioni di euro di debiti, fate sacrifici cari cittadini ma la spending review
interna non fa per noi».
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