EBOLI, MULTISERVIZI: NON RISPETTATI GLI ACCORDI PER IL LAVORO

EBOLI. Arriva una nuova ed inattesa doccia fredda per i dipendenti della società comunale Eboli Multiservizi. A sole poche ore da un preaccordo raggiunto davanti alla commissione provinciale per il lavoro, infatti, da ieri è riesplosa la tensione interna. E questo perché, a detta di alcuni lavoratori, non sarebbero stati rispettati i reali termini del preaccordo. L’accordo nuovo che si dovrebbe fare con allo stesso tavolo la società, i lavoratori ed i sindacati, dovrebbe contenere sostanzialmente un nuovo andamento della società, una diversa gestione delle attività, sia dei parcheggi, che degli altri spazi di operatività. L’intesa raggiunta in vista dell’accordo ufficiale, sempre secondo i lavoratori, prevederebbe come l’amministratore unico di Eboli Multiservizi, Sergio Antonini, secondo una sua precisa dichiarazione, assumesse l’impegno di utilizzare i lavoratori per le attività effettivamente svolte da Multiservizi, ma con una rotazione equa di tutti gli effettivi, parcheggiatori ed impiegati. Ma ieri mattina è scattato nuovamente l’allarme per i lavoratori, perché sembra che, con l’uscita dei turni settimanali, non sia praticamente cambiato nulla rispetto al recente passato. In sostanza, i lavoratori cosiddetti infungibili, cioè coloro che rimangono sempre la loro posto, secondo una valutazione unilaterale di chi gestisce la società, senza passare attraverso la concertazione sindacale, senza essere soggetti al demansionamento delle funzioni, sono rimasti tranquillamente al loro posto. Peraltro, il tutto sarebbe avvenuto in un periodo in cui c’è in vigore una disposizione della società che blocca le ferie fino alla fine del mese di agosto. Insomma, la tensione non accenna ancora a calare, così come una contrapposizione che è evidente tra una parte dei lavoratori e chi amministra la società comunale. Una tensione che si inserisce in un quadro già in precedenza scosso da troppe vicende, dall’assunzione di personale a tempo determinato per le attività in litoranea, fino all’accusa di non rispettare gli impegni assunti l’altro giorno davanti alla commissione provinciale per il lavoro.

Commenti