Altro che impianto di Eboli, destinato a migliorare
la qualità della vita attraverso la semplificazione e la trasparenza nel campo
della raccolta e della trasformazione dei rifiuti. L’impianto di compostaggio
di Eboli, il giorno dopo l’annuncio del decreto di autorizzazione regionale,
scatena le prime polemiche. E si tratta di polemiche “autorevoli”, perché
arrivano da Mauro Vastola, oggi nel Nuovo Centro Destra, ma all’epoca della
decisione dell’impianto di compostaggio vicesindaco di Rosania, con delega all’ambiente.
Insomma, l’uomo che per primo e più di altri ha seguito l’iter che ha poi
portato al compostaggio. «Gli accordi erano diversi - rivela Vastola -.
Innanzitutto la gestione doveva essere comunale: oggi sarà il Comune di Eboli a
gestire le assunzioni? Già si sente che arriveranno gli addetti del Consorzio
SA 2, a
noi cosa rimane?». Vastola sottolinea anche l’aspetto economico e finanziario.
«L’assessore Massarelli parla di un ristoro di 5 euro per tonnellata. Allora mi
chiedo dove vadano a finire i colossali risparmi dei Comuni che, al contrario,
dovrebbero versare 130 euro per tonnellata in altri impianti. Quindi, dico: ci
conviene portare tanti rifiuti ad Eboli, percolato compreso, con questo ristoro
esiguo, che non segue gli accordi di quando l’ex governatore Bassolino chiese a
tutta la città di Eboli un sacrificio, per completare la filiera dei rifiuti? E
tutto questo senza gestire l’impianto e senza permettere l’abbattimento dei
costi sui rifiuti per i cittadini ebolitani».
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