CAMPAGNA, PARLA DON STANZIONE: «NULLA DA NASCONDERE»

«Che io in questo momento sia a Palau, in Sardegna, lo sanno tutti, vengo qui ogni estate da decine di anni». Taglia corto così, don Marcello Stanzione, su una delle accuse rivoltegli dal suo ex autista e dalla sua ex segretaria consegnate nelle mani del Vescovo, Monsignor Luigi Moretti. Insomma, una delle accuse rivolte al parroco di Santa Maria La Nova, a Campagna, è smontata dai fatti. «Vengo qui ogni anno, ospite di un anziano sacerdote. A lui, ma anche ad altri sacerdoti della zona, garantiscono un aiuto nel ministero. Posso farlo perché in questo periodo la mia parrocchia è poco frequentata ed in ogni caso il Vescovo è sempre informato di dove sono, così come è informato sui periodi di vacanza di ogni altro sacerdote». Nel merito delle altre accuse, don Stanzione precisa: «Il documentario girato nei locali della chiesa non ha inciso sulle funzioni. Una sola ripresa è stata fatta durante una funzione, senza interrompere nulla. Si tratta di un documentario non su di me, come qualcuno dice, ma sul mistero degli angeli, a cui prendono parte diverse persone e molti studiosi». Il suo autista ha raccontato di viaggi nell’hinterland napoletano. «Se avessi avuto qualcosa da nascondere, certo non mi sarei portato dietro un testimone. In ogni caso di quali viaggi parlano, se non all’aeroporto e presso qualche conoscente? Dicano con precisione, se sanno qualcosa». Don Stanzione chiarisce anche la vicenda del sacerdote romano. «Si tratta di un sacerdote indiano, che viene da noi da almeno 15 anni. Chissà perché prima nessuno si è lamentato, mentre ora diventa un’accusa. Ho l’impressione che si stia montando qualcosa, mi preoccupo solo per mia mamma e per mia sorella».

Commenti

  1. Oddio... l'impronta è uguale a quella di Carlo Di Pietro e Bruno Volpe... Vittimismo e complottismo sfrenati... Che vergogna...

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