CAMPAGNA, PARLA DON STANZIONE: «NULLA DA NASCONDERE»
Ottieni link
Facebook
X
Pinterest
Email
Altre app
«Che
io in questo momento sia a Palau, in Sardegna, lo sanno tutti, vengo qui ogni
estate da decine di anni». Taglia corto così, don Marcello Stanzione, su una
delle accuse rivoltegli dal suo ex autista e dalla sua ex segretaria consegnate
nelle mani del Vescovo, Monsignor Luigi Moretti. Insomma, una delle accuse
rivolte al parroco di Santa Maria La
Nova, a Campagna, è smontata dai fatti. «Vengo qui ogni anno,
ospite di un anziano sacerdote. A lui, ma anche ad altri sacerdoti della zona,
garantiscono un aiuto nel ministero. Posso farlo perché in questo periodo la
mia parrocchia è poco frequentata ed in ogni caso il Vescovo è sempre informato
di dove sono, così come è informato sui periodi di vacanza di ogni altro
sacerdote». Nel merito delle altre accuse, don Stanzione precisa: «Il
documentario girato nei locali della chiesa non ha inciso sulle funzioni. Una
sola ripresa è stata fatta durante una funzione, senza interrompere nulla. Si
tratta di un documentario non su di me, come qualcuno dice, ma sul mistero
degli angeli, a cui prendono parte diverse persone e molti studiosi». Il suo
autista ha raccontato di viaggi nell’hinterland napoletano. «Se avessi avuto
qualcosa da nascondere, certo non mi sarei portato dietro un testimone. In ogni
caso di quali viaggi parlano, se non all’aeroporto e presso qualche conoscente?
Dicano con precisione, se sanno qualcosa». Don Stanzione chiarisce anche la
vicenda del sacerdote romano. «Si tratta di un sacerdote indiano, che viene da
noi da almeno 15 anni. Chissà perché prima nessuno si è lamentato, mentre ora
diventa un’accusa. Ho l’impressione che si stia montando qualcosa, mi preoccupo
solo per mia mamma e per mia sorella».
Oddio... l'impronta è uguale a quella di Carlo Di Pietro e Bruno Volpe... Vittimismo e complottismo sfrenati... Che vergogna...
RispondiElimina