Che
si dimetta, oppure continui la sua funzione di governo, lo si saprà solo dopo
martedì. Così come tutti gli altri sindaci in odore di candidatura regionale,
anche per il sindaco di Eboli, Martino Melchionda, il day after sarà mercoledì.
Il giorno prima, infatti, il Consiglio regionale valuterà la norma, anzi il
collegato che impedisce ai primi cittadini di candidarsi alle elezioni
regionali, se non si siano dimessi dalla carica di sindaco 6 mesi prima. Ma
forse la decisione slitterà ancora, perché pare che proprio il partito di
Melchionda, il Pd, voglia presentare un emendamento per unificare i momenti
dell’accettazione della candidatura e delle dimissioni da sindaco. In pratica,
un sindaco dovrebbe dimettersi dalla sua carica solo al momento di firmare la
candidatura, poche settimane prima del voto. In ogni caso, in queste ore il
centrosinistra ebolitano non ha ancora ben chiara la direzione di marcia. In
molti giudicano negativamente le dimissioni eventuali di Melchionda, se fosse
costretto a presentarle sei mesi prima, perché significherebbe non solo
lasciare sguarnito il presidio municipale, specie per il Pd, partito nel quale
oggettivamente Melchionda ha il peso maggiore, ma anche una minore possibilità
di attirare consensi nella primavera 2015 da parte di un sindaco che non svolgesse
più la sua funzione da diversi mesi. In più, nel Partito Democratico c’è anche
chi ricorda come, in questo momento, così come anche al limite dei sei mesi
prima delle elezioni, nessuno ha ancora in mano la candidatura per le
Regionali, men che meno l’attuale sindaco di Eboli. Senza contare che non è
ancora chiaro il quadro politico del centrosinistra, né chi sarà a guidare la
coalizione nella prossima primavera per l’assalto al palazzo della Regione,
solo pochi anni dopo averlo politicamente saccheggiato con la gestione
Bassolino. Proprio questa incertezza, con la prospettiva che non De Luca, ma
Pina Picierno, la parlamentare europea che in poche ore è passata da “anti renziana”
a “convintamente renziana”, con un atteggiamento che nel centrodestra viene
definito “voltafaccia”, ma nel centrosinistra diventa magicamente “assunzione
di responsabilità”, possa essere candidata alla Regione, potrebbe convincere il
sindaco di Eboli ad abbandonare le velleità regionali nel 2015, per dedicarsi
ad altri impegni ancora da definire.
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