REGIONALI: DE LUCA E MELCHIONDA SI DEVONO DIMETTERE


I destini di Vincenzo De Luca e Martino Melchionda vanno a braccetto. Tutto regolare, quella che già passa come la norma anti De Luca è in realtà un passaggio previsto dalle leggi nazionali sulla candidabilità. Sta di fatto, però, che la previsione voluta dalla Regione Campania, e che andrà in aula tra qualche giorno come collegato, impedirebbe non solo a De Luca, ma a tutti i sindaci di Comuni con popolazione superiore ai 5mila abitanti di candidarsi alle elezioni regionali se non dimessisi 180 giorni prima del voto. Ghigliottina per De Luca e qualche altro? Nemmeno tanto, visto che basterà lasciare la poltrona di primo cittadino 6 mesi prima del voto, per così potersi presentare nelle liste elettorali regionali. Insieme con De Luca, l’altro peso da novanta, nel salernitano, che punta più o meno decisamente alla candidatura regionale, è il sindaco di Eboli, Martino Melchionda. Se passasse la norma, e se Melchionda coltivasse veramente ambizioni di candidatura regionale, dopo l’estate dovrebbe dimettersi. Succederà? Non sarebbe impossibile, specie se, come qualcuno da tempo va dicendo, lo stesso attuale sindaco di Eboli avesse maturato la convinzione di una difficoltà oggettiva del centrosinistra sia nell’individuazione di un candidato credibile per le prossime comunali, sia nella presentazione di una proposta che avesse capacità di attirare ancora l’elettorato ebolitano. Due difficoltà che potrebbero consigliare a Melchionda di smarcarsi dalla sua coalizione, tentando l’avventura elettorale regionale e non facendosi coinvolgere in una eventuale debacle del centrosinistra ebolitano.

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