EBOLI, OSPEDALE: LA TRAGEDIA DEI GEMELLINI

LA TRAGEDIA DEI GEMELLINI

EBOLI. La tragedia si è consumata ieri, il giorno prima dell’incontro con il presidente Caldoro che dovrebbe risultare decisivo per il destino dei reparti di ostetricia e pediatria all’ospedale di Eboli. La tragedia è quella di due gemellini, che non vedranno la luce mai; è quella di una mamma al quinto mese di gravidanza, rifiutata nell’ospedale di Eboli e pare anche tenuta in attesa all’ospedale di Battipaglia; è quella del padre dei gemellini, che dopo l’annunciata denuncia ai carabinieri non sa darsi pace; è quella di un’intera popolazione, non solo quella di Eboli, ma dell’intera Piana del Sele, che potrebbe ritrovarsi a combattere contro ospedali depotenziati ed intasamento nei reparti accorpati. La tragedia si è consumata ieri mattina, all’alba. Intorno alle cinque, una giovane donna, in compagnia della mamma, arriva al pronto soccorso dell’ospedale di Eboli. E’ preda di forti dolori, chiede di essere accolta, è al quinto mese di gravidanza. I medici non posso ricoverarla, ormai non ci sono più i reparti per le donne in attesa, non c’è nemmeno il personale specializzato. La donna viene invitata a raggiungere l’ospedale di Battipaglia, lì potrebbe essere assistita. A questo punto si apre un buco, perché sembra che la donna, invece di raggiungere l’ospedale, abbia fatto ritorno a casa, in attesa che il marito la raggiungesse, al termine del suo turno notturno di lavoro. In ogni caso, dopo avere chiesto il ricovero ad Eboli, la giovane mamma è costretta a raggiungere l’ospedale di Battipaglia. Qui un nuovo “fattaccio”, seppure ancora da verificare. Sembra che la donna sia stata costretta ad attendere, sistemata alla meglio. Poi la visita, con il terribile responso: i gemellini non ce l’avevano fatta, per loro la luce non sarebbe arrivata mai più. Le reazioni sono immediate. A cominciare dal papà dei piccoli, che annuncia immediatamente una denuncia ai carabinieri. Poi l’onda emotiva attraversa il piazzale dell’ospedale di Eboli, provoca la reazione sdegnata dei tanti che ancora presidiano la postazione, davanti all’ospedale, dove si raccolgono le firme per il mantenimento dei reparti di ostetricia e pediatria che oggi saranno presentate al presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro. E’ un’onda emotiva che non tiene conto di nulla, se non della morte dei due gemellini e del dolore della famiglia, al punto da organizzare immediatamente, per ieri sera, una fiaccolata di cordoglio per la famiglia. C’è intanto chi accusa, chi chiede spiegazioni. Due domande, fra tutte: non si poteva predisporre il trasferimento in ambulanza della giovane mamma presso l’ospedale di Battipaglia? Un’azione del genere sarebbe stata sufficiente per un diverso esito per i gemellini? Domande a cui è difficile rispondere. Addirittura, dall’ospedale di Eboli qualcuno farebbe notare come non fosse possibile disporre l’accompagnamento in ambulanza per una paziente non ricoverata. Evidentemente saranno i carabinieri ed i magistrati a chiarire se vi siano delle responsabilità specifiche, se i gemellini potevano essere salvati, se sia normale assistere a tragedie del genere, fino a qualche giorno fa evitabilissime.

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