Tra
Vincenzo De Luca, che dopo la batosta del 2010 lancia di nuovo il guanto di
sfida a Caldoro per la poltrona di governatore della Campania, e Clemente Mastella,
annunciato nuovo assessore dell’esecutivo regionale della Campania, si muove
anche la corsa per la successione a Martino Melchionda che nel 2015 lascerà la
carica di primo cittadino di Eboli. Però, mentre i riflettori nuovamente
puntati sull’ex sindaco di Ceppaloni potrebbero dare una mano al candidato del
centrodestra, specie se fosse Massimo Cariello, compagno di partito e
vicinissimo al presidente Caldoro, la candidatura di De Luca qualche problema
potrebbe portarlo all’interno dei già precari equilibri del centrosinistra.
Anche perché ad Eboli si agita un “nemico” storico di De Luca, l’ex ministro
Carmelo Conte, che attraverso l’asse con Cosimo De Vita conserva peso e ruolo
nell’area. Ora sarà indispensabile verificare quali equilibri possa garantire
lo scenario regionale del prossimo anno, che indubbiamente farà sentire il suo
peso anche nella corsa a sindaco di Eboli in rappresentanza del centrosinistra.
Anche perché le grandi manovre sono iniziate da tempo, non senza sorprese. Come
quella di Vincenzo Caputo, ex consigliere di amministrazione della Eboli
Multiservizi, da molti considerato fedelissimo di Martino Melchionda. Proprio
al sindaco pare che Caputo si sia rivolto quale tempo fa, chiedendogli il
supporto per una sua eventuale candidatura a sindaco. Melchionda avrebbe dato il
suo via libera, ma solo dopo che lo stesso Caputo avesse ottenuto il via libera
dalla tante anime del Pd e del centrosinistra. E così Caputo ha avviato i suoi
contatti, che però pare non sia stati del tutto positivi. Ha avvicinato
innanzitutto i due maggiori “indiziati” di candidatura nel partito Democratico,
Luca Sgroia e Cosimo Cicia, entrambi convinti del pieno appoggio dei livelli
provinciali del partito. I soliti bene informati raccontano che Luca Sgroia,
attuale presidente del Consiglio comunale, avrebbe detto chiaro e tondo a Caputo
di non avere alcuna intenzione di fare un passo indietro, considerando quasi
cosa fatta una sua candidatura a sindaco. Stessa risposta da parte di Cosimo
Cicia, che forse solo per struttura caratteriale ha dato l’impressione di
lasciare una porta aperta a Vincenzo Caputo. Ma, forse, la doccia fredda è
arrivata dagli alleati del Pd. Caputo ha incontrato Arturo Marra, capogruppo
consiliare e leader dei “rutelliani”, esponendogli la sua intenzione di tentare
l’avventura elettorale. Marra ha risposto picche, perché chiede un rapporto
politico con il Pd, non con suoi esponenti. In pratica, l’ex assessore avrebbe
risposto: «Non ragiono con te, ma con il tuo partito». Insomma, un quadro
ancora poco chiaro, in una corsa elettorale difficilissima, anche perché il
centrosinistra esce con le ossa rotte dall’esperienza amministrativa. E senza
considerare l’annunciato impegno di Antonio Cuomo, l’ex parlamentare del Pd
alla ricerca di una ricollocazione istituzionale. Molti non credono che Cuomo
abbia intenzione di proporre un suo impegno diretto, anche perché potrebbe
incassare ancora ruoli di primo piano. Ma in ogni caso il suo pacchetto di
consensi fa gola a molti, specie se ci sarà da affrontare un centrodestra
compatto, con un candidato condiviso, la cui marcia appare sempre più
inarrestabile.
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