EBOLI: IL COMITATO DELLE MAMME CONTRO LA LETTERA DI ASSUNTA NIGRO
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EBOLI. Proprio mentre qualcuna protocollava una
lettera contro il sindaco Melchionda, “accusandolo” di aver favorito la
chiusura dei reparti di Ostetricia e Pediatria dell’ospedale ebolitano, qualche
altra si riuniva per dare ufficialmente vita al “Comitato spontaneo delle
mamme”. Succede tutto in un anomalo e uggioso lunedì di metà luglio. E le voci
che si erano rincorse nelle ultime settimane, trovano all’improvviso
fondamento. Non tutti quelli che hanno prestato opera di volontariato presso il
presidio di piazza Scuola Medica Salernitana avrebbero agito “in buona fede”.
E’ questo il succo. Nel senso che se per tante mamme il colore e l’appartenenza
politica non aveva né senso, né importanza, per qualche altra invece, almeno
stando alle “voci di dentro”, le ambizioni e gli avvicendamenti politici del
prossimo futuro erano strategia da perseguire. Dunque, il pomo della discordia
sarebbe la lettera di Assunta Nigro, protocollata lunedì scorso, dove in basso
al documento la sua firma è accompagnata dalla dicitura “comitato dei
cittadini”. Proprio questa circostanza ha scatenato una reazione a catena. «Noi
mamme del comitato spontaneo prendiamo le distanze da questa lettera
protocollata lunedì. La firmataria è una voce isolata, una fuori dal coro e non
parla a nome di nessuno, se non a nome suo stesso. E’ ora di dire basta a chi
crede di strumentalizzarci. Noi, a differenza di qualcuno, non abbiamo
ambizioni politiche e se stiamo qui a lottare e difendere il nostro ospedale e
a metterci la faccia lo facciamo solo ed esclusivamente per l’amore che
nutriamo verso i nostri figli, che hanno diritto ad essere curati. Chiediamo la
riapertura dei reparti di Ostetricia e Pediatria, le polemiche non ci
interessano. Non serve a nessuno puntare il dito contro. Sappiamo che la
politica è colpevole, indistintamente e a tutti i livelli. Noi ci battiamo per
il diritto alla salute».
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