
L’assessore
comunale al Patrimonio, Massimiliano Atrigna, in merito alla collocazione degli
uffici destinati ad ospitare il Giudice di Pace, risponde alle perplessità
poste dal coordinatore del Movimento popolare per il Cambiamento, Dario Landi.
«L’iter procedurale relativo all’individuazione sia del personale, che dei
locali che dovranno accogliere gli uffici del Giudice di Pace, è stato
regolarmente completato - spiega l’assessore -. Voglio rasserenare il
coordinatore Dario Landi, che ha tanto a cuore la questione, ma che
evidentemente non ha prestato attenzione rispetto a quanto compiuto
dall’Amministrazione. Infatti, con una deliberazione di Giunta,
l’Amministrazione comunale si è fatta carico di mettere a disposizione tutto
quello che serve per consentire il prosieguo delle attività dell’ufficio del
Giudice di Pace. Abbiamo destinato ben 6 unità di personale, adeguatamente
formato, che svolgerà tutta l’attività amministrativa a supporto del lavoro dei
Giudici di Pace. E, tra l’altro, siamo l’unico Comune della circoscrizione ad
essersi fatto carico del problema. Per quanto riguarda, invece, la questione della
sede, la decisione di mantenere l’ufficio nei locali dove si trova attualmente
è stata presa sulla base di una valutazione di natura pratica ed economica.
Infatti, i lavori di ristrutturazione e di adeguamento funzionale dell’ex
biblioteca comunale, al rione Pescara, richiedevano tempo e soprattutto denaro,
senza considerare il fatto che si tratta di un bene trasferito alla Eboli
Patrimonio, che avrebbe dovuto avanzare richiesta di un canone di fitto. La
scelta, dunque, più veloce e conveniente per le casse dell’Ente, è stata quella
di mantenere l’attuale sede e di incaricare i funzionari di rideterminare il
contratto di affitto, con un risparmio, rispetto al precedente canone, che
ammonta a circa 30 mila euro».
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