
EBOLI.
Il rischio licenziamento è dietro l’angolo per 6 lavoratori della Eboli Multiservizi,
quelli che si sono opposti al demansionamento chiesto da una società che prima
ha nominato i suoi dipendenti generali medagliati, poi ora li vorrebbe nuovamente
soldati semplici. Per loro, ma anche per gli altri 27 addetti, compresi quelli
che invece avevano accettato il demansionamento, arriva un’iniziativa che
rischia di essere l’ultima possibilità per evitare epiloghi incresciosi. Si
tratta di un’iniziativa del Nuovo Psi, che sarà pilotata martedì mattina, in
occasione della conferenza dei capigruppo, dallo stesso Massimo Cariello e che
punta a sollecitare l’intervento della politica in favore dei lavoratori. «La
politica non può e non deve rimanere a guardare il dramma che si sta consumando
all’interno di Eboli Multiservizi – si legge in un documento politico del Nuovo
Psi -. Nella società comunale operano sia i lavoratori che hanno accettato il
demansionamento, sia quelli, sei in tutto, che non lo hanno accettato e che
ora, in mancanza di una conciliazione, potrebbero essere licenziati. Oggi è il
momento di intervenire, affinché si metta una pezza alle gestioni scellerate
della Multiservizi. Bisogna farlo senza consumare vendette, senza creare cerchi
magici, ma guardando solo all’interesse dei lavoratori, delle loro famiglie e
dei cittadini ebolitani che attendono ancora servizi efficienti dalla società
comunale. Per questo martedì, in occasione della conferenza dei capigruppo,
chiederemo di aprire una riflessione sui licenziamenti annunciati e minacciati
dalla Multiservizi. Punteremo ad aggregare l’intera assemblea dei capigruppo
sulla necessità di guardare alla società ed al suo futuro in maniera
complessiva. Insieme con i sei lavoratori in rotta di collisione per il
demansionamento, ci sono anche gli altri 27 che, invece, hanno accettato
l’ordine di servizio della società. Allora tutti insieme dobbiamo impegnarci
nella ricerca di soluzioni possibili, a partire all’evitare il licenziamento.
E’ ora che la politica si riappropri della sua funzione, intervenendo dove
l’azione clientelare del PD e quella gestionale hanno fallito. Il futuro dei
lavoratori della Multiservizi si garantisce solo con una programmazione
finalmente seria e concreta e con la ritrovata armonia interna, superando gli
ultimi anni fatti di tensioni, vendette e privilegi per pochi».
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