I sindaci di Scafati e di Eboli, Pasquale
Aliberti e Martino Melchionda, annunciano azioni forti, affinché «vengano
rispettate tutte le procedure amministrative che riguardano gli Ospedali Mauro
Scarlato di Scafati e Maria SS Addolorata di Eboli». «Nonostante il ricorso al
Tar vinto dal Comune di Scafati, il placet della Commissione regionale e la firma
del sub commissario Morlacco al decreto di stralcio del Piano dell’emergenza
relativo al territorio di Scafati, per l’istituzione del Punto del Primo Intervento,
ad oggi lo stesso, così come previsto, risulta ancora inattivo - accusa il
sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti -. Continuiamo a combatterecontro una Direzione Generale dell’Asl che ci ostacola nella riapertura
del PPI, nascondendo il ritardo dietro alla scusa della carenza di medici
chirurghi, che invece sappiamo in esubero presso l’Ospedale Umberto I di Nocera
e cheaddirittura ha provato anche a chiudere il
laboratorio di analisi del P.O. Abbiamo fiducia che si possa uscire dalla fase
commissariale e la
Regione Campania possa occuparsi della Sanità, per
ridiscutere finalmente il decreto 49 e il reinserimento dell’Ospedale di
Scafati nella rete dell’emergenza. Non abbiamo più fiducia, invece, in
Squillante di cui chiediamo le dimissioni. A lui comunque rivolgiamo il nostro
ultimo appello, affinché possa attivare tutte le procedure amministrative per
gli Ospedali di Scafati ed Eboli che sta portando con le sue azioni verso lo
sfascio completo. In caso di mancata risposta ci vedremo costretti a metter in
campo iniziative forti già dalla prossima settimana». Sulla stessa lunghezza d’onda il sindaco
di Eboli, Martino Melchionda. «Il Direttore Generale dell’Asl, Squillante,
continua a non voler affrontare il problema della chiusura di due fondamentali
reparti e crede di distogliere l’attenzione con maldestri annunci di acquisto
di attrezzature e potenziamento di altri reparti, che ancora dobbiamo vedere.
Il suo piano ospedaliero è un vero e proprio disastro, e deve essere rivisto al
più presto, non si può continuare a mettere a repentaglio la salute dei
cittadini. La rete di emergenza e di primo soccorso si sta rivelando
inadeguata, e i provvedimenti assunti negli ultimi mesi stanno peggiorando la
situazione. In tutta la provincia – conclude Melchionda -, la sanità è nelle
mani di un Direttore Generale che farebbe meglio a rassegnare le proprie
dimissioni. Noi andiamo avanti e metteremo in campo ogni utile azione, anche
forte, per fermare Squillante e il suo disastroso disegno sanitario».
Commenti
Posta un commento